“Es màs que un destino. Es una actitud” – Il nostro viaggio a Valencia

Il 9 marzo 2025 è iniziata un’avventura che ha segnato profondamente il nostro percorso di crescita: il nostro viaggio a Valencia grazie al PON di spagnolo. Un’esperienza vissuta con un mix di emozioni, tra ansia, entusiasmo e tanta felicità. Ci siamo trovati immersi in una nuova cultura, pronti a esplorarla in ogni suo aspetto, dal cibo alle tradizioni, fino alla vita quotidiana della città.

Valencia ci ha accolti con la sua energia travolgente. Il nostro percorso è iniziato con un’esperienza gastronomica: la prima paella, i dolci tipici spagnoli e i nuovi sapori che ci hanno conquistati. Ma il viaggio non è stato solo un’avventura culinaria: la scuola che abbiamo frequentato ci ha permesso di migliorare il nostro spagnolo e di scoprire il mondo dell’impresa, comunicando interamente nella lingua locale. Le attività fuori dall’aula ci hanno aiutati a superare la timidezza e ad acquisire maggiore sicurezza nel parlare con i valenciani, trasformando ogni interazione in un’opportunità di crescita.

Oltre alla scuola, abbiamo visitato i luoghi più affascinanti della città. Tra tutti, l’Oceanografico ci ha lasciati senza fiato: un ambiente incredibile, in cui abbiamo scoperto ecosistemi e specie animali che difficilmente avremmo potuto vedere altrove.
Non tutto, però, è stato semplice. Abbiamo vissuto momenti di difficoltà, come orientarsi in una città sconosciuta, affrontare i piccoli imprevisti quotidiani e adattarsi a nuove abitudini. Con l’aiuto delle professoresse, abbiamo imparato a muoverci autonomamente, affrontando ogni sfida come un’opportunità per diventare più indipendenti.

Abbiamo anche assistito a eventi tradizionali che ci hanno fatto riflettere. La festa di Las Fallas, con i suoi spettacoli di fuochi d’artificio e petardi, è stata un’esperienza unica, ma ci ha fatto interrogare sull’impatto ambientale e sull’inquinamento acustico generato dall’evento. Ancora più controversa è stata la corrida, che ha suscitato discussioni accese tra di noi. Vedere dal vivo questa tradizione ci ha portati a interrogarci sul suo significato culturale e sulla sofferenza dell’animale, riflettendo su quanto sia difficile conciliare storia e sensibilità moderna.

Tra le tante cose che ci hanno colpito di Valencia, una in particolare è stata il senso civico dei suoi abitanti. Abbiamo notato l’uso diffuso della bicicletta, favorito dalle numerose piste ciclabili e da un efficiente servizio di bike sharing, un aspetto che contribuisce alla sostenibilità della città. Anche il rispetto delle regole stradali ci ha sorpresi: pedoni e automobilisti seguono con rigore semafori e segnaletica, un comportamento che garantisce ordine e sicurezza.

Dopo due settimane ricche di emozioni, torniamo in Italia con un bagaglio di esperienze e riflessioni. Questo viaggio ci ha insegnato molto, permettendoci di scoprire una cultura diversa, affrontare le difficoltà con maturità e apprezzare aspetti della quotidianità che spesso diamo per scontati.
Siamo grati per questa opportunità e non vediamo l’ora di raccontare la nostra esperienza, condividere le nostre impressioni e, magari, ispirare altri a intraprendere un viaggio simile. Valencia ci ha lasciato tanto, e chissà… forse un giorno torneremo per rivivere questa incredibile avventura!

Articolo a cura di Ersin Lukaj, 3 R – Indirizzo Relazioni Internanzionali per il Marketing, plesso dell’Aquila, A.S. 2024-2025

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